venerdì 29 luglio 2011

Idillio

Una mano impegnata a scrivere appunti, l’altra a stringere un’altra mano, quella della persona che ti sta accanto. Uno sguardo furtivo, un sorriso, un bisbiglio, mentre il professore e’ distratto a cancellare la lavagna.
Non avrei mai immaginato che dalla meta’ del secondo anno accademico le mie lezioni sarebbero state cosi’ piacevoli. E, dopo le lezioni, ovviamente il piacere aumentava.
Avevo incontrato la persona che cercavo da sempre, con la quale instaurare un rapporto esclusivo. Una persona intelligente con la quale potermi confrontare, con la quale condividere interessi e pensieri, di cui potermi fidare e con cui confidarmi, nelle cui braccia rifugiarmi, al sicuro, trovando la quiete. Al suo fianco anche le giornate uggiose diventavano radiose. Bastava uno sguardo e la tristezza scompariva.
Avevo sempre pensato e agito da sola. I miei obiettivi erano sempre stati individuali. Ma con lui altri obiettivi ben piu’ importanti si sarebbero potuti realizzare.
Prima di conoscerlo, pensavo di essere autosufficiente e di non aver bisogno di Amore. Vedevo il mio futuro in solitudine anche se, beninteso, non in isolamento. Non mi illudevo di poter incontrare una persona con la quale la convivenza giorno per giorno, minuto per minuto non fosse opprimente, ma armoniosa, sorprendente e non banale.
E invece mi sbagliavo. Se si trova la persona con cui si e’ in sintonia non ci si stanca mai di averla vicino, anzi, si richiede continuamente la sua presenza.
Se da una parte avrei voluto abbandonarmi a lui completamente, dimenticandomi di me stessa, dei miei obiettivi e forse persino dei miei impegni, dall’altra tendevo a difendere la mia posizione, la mia ideologia, la mia immagine da persona autonoma perche’ avevo paura di diventare piu’ vulnerabile, di perdere la mia indipendenza.
Ma con lui fu possibile raggiungere il perfetto bilanciamento. E la mia vita fu felice e cangiante.
Sono i sentimenti ad aggiungere valore alle esperienze. Se si vive soltanto per realizzare un obiettivo avulso dagli affetti, una volta che lo si realizza, ci si sente soddisfatti. Ma la soddisfazione si esaurisce presto, cosi’ come le sensazioni piacevoli e fugaci, e dopo ci si trova di fronte al vuoto che si cerca disperatamente di colmare con altri obiettivi o sensazioni.
Invece se un’emozione e’ legata al sentimento, non ci si sente vuoti una volta soddisfatti. Ci si sente in pace. Non si cerca piu’ nulla perche’ si possiede gia’ tutto. 

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