Controllare la fame implica mangiare soltanto l'essenziale, il minimo indispensabile, scoprendo il significato del cibo stesso e quindi della sopravvivenza. Mangiare soltanto se e quando la fame diventa insopportabile, da stordire lo stomaco e il cervello. Mangiare per impulso irrefrenabile e non per abitudine, noia o golosita'. Controllare le pulsioni fino a quando e' possibile, fino a quando la ragione ne e' capace e poi sfogarle, ma controllatamente, nel pasto, scrupolosamente programmato nelle quantita' e qualita'.
Ma fino a che punto si puo' controllare e sopportare la fame?
Cosa definisce l'essenziale?
Come il desiderio richiede ancora desiderio, anche la privazione richiama maggiore privazione.
Il limite e' la vita stessa, della quale ne ricercavo disperatamente l'essenza, il suo significato. E rischiavo di morire per trovarlo, annientandone l'essenza stessa.
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