venerdì 29 aprile 2016

Il problema è sempre quello

Con una bambina è tutto ancora più lento. Già io non sono veloce a fare qualsiasi cosa di manuale. Immaginate con una bambina che ti sta alle calcagna quando cucini, fai il bucato e ti segue ovunque vai, anche in bagno. Eppure ha qualche gioco per giocare, ma preferisce osservarmi e aspettare che mi distragga o che mi cada qualcosa per prenderlo e giocarci. Chi ha bambini mi capisce, anche se non tutti i bambini sono uguali. Ad esempio lei non protesta se la porto fuori con la pioggia, con la neve … non si infastidisce, anche se “ostruisce” il passaggio, se svolgo le mansioni domestiche. Ma quando sono seduta davanti al computer o scrivo al cellulare o a qualsiasi tastiera o foglio di carta lei si innervosisce, urla, mi sale addosso e reclama, giustamente, attenzione. Quindi devo aspettare che dorma o che la tenga il papà per navigare su internet, studiare tedesco, scrivere questo blog o semplicemente mandare una mail. Quindi immaginate come sia lento l'apprendimento della lingua, la ricerca di informazioni sulla città e sulla vita in Svizzera, lo svolgimento di pratiche amministrative. Se fossi stata da sola a quest'ora avrei già imparato tedesco almeno a livello base. E invece devo accontentarmi di avere ancora tante lezioni da fare (sto seguendo un corso on-line gratuito) e di frequentare un centro pubblico vicino casa dove porto la bambina a giocare (e giochiamo insieme). Ho conosciuto altre mamme straniere che però hanno risolto il problema linguistico seguendo un corso dove c'è il servizio nido incluso, nel senso che mentre segui lezione di due – tre ore due volte la settimana, c'è qualcuno che si occupa di intrattenere tuo figlio. Ovviamente ha un costo anche se per fortuna accessibile. Qui sembra che la gente non voglia perder tempo e preferisca pagare per ottenere servizi piuttosto che provare a far da sé a scapito della professionalità. Se sono stranieri arrivano, frequentano il corso di tedesco, lavorano (anche solo part-time: qui è molto diffuso soprattutto se si han figli). 

"Schwanden, ben inteso, non mi sto lamentando di mia figlia, ma soltanto di me che non riesco a gestire tutto. Perchè vedi, mi sembrano tutti curati, puliti, in ordine. Ma come fanno, dico. E molti hanno due - tre bambini. Come fanno se qui la domenica e dopo le 10 di sera l'uso dell'aspirapolvere e lavatrice e qualsiasi apparecchio che disturba è vietato? Beh. Immagino che paghino qualcuno che gestisca la casa. Ecco forse sotto quest'aspetto mi sentivo più a mio agio a Londra. Lì sono tutti un po' sciatti (come me del resto) fanno le cose un po' così come vengono e si arrangiano a far tutto da sé (un po' per cultura, un po' anche per risparmiare). Qui invece tengono molto di più alla professionalità, alla qualità e alla pulizia. Anche l'Italia, devo ribadirlo, ci tiene molto alla pulizia, ma forse lì è anche più una questione estetica che salutare. Infatti credo che in Italia si abusi dei detersivi e disinfettanti in generale. Ma non voglio ora approfondire. 
Forse dovrei abbandonare l'idea di voler far tutto da me e farmi “aiutare”. Quindi dovrei trovarmi un lavoro per avere qualcuno che mi aiuti. Forse è questa l'idea che si ha qui di integrazione? Ci hanno chiesto di compilare un foglio poiché io non lavoro e non siamo sposati. Un foglio per dichiarare che riusciamo a mantenerci con un solo stipendio. In effetti è possibile, nonostante ci siano costi che non si possano eliminare: locazione abitativa, utenze, assicurazioni obbligatorie, tasse. Basta avere poche esigenze e far da sé. Schwanden, vedi, se non sentissi l'esigenza di scrivere non starei neanche qui a reclamare più tempo. Schwanden, vedi, quando ti ho visto speravo di trovare anche in te la possibilità di cambiare lavoro oltre che vita. Schwanden, io continuo ad avere le idee confuse. Ho provato in Italia a cambiare, ma non ho trovato ambiente favorevole. Schwanden, a me piacerebbe far qualcosa che migliori la vita delle persone. Mi illudevo di poterlo fare con i numeri. Ma avrei raggiunto l'obiettivo forse se avessi dato i numeri del lotto. A parte gli scherzi, Schwanden, vedi ho perso un po' la motivazione nel mio lavoro. Schwanden, il mio lavoro era fornire numeri ai medici per le pubblicazioni scientifiche. E' chiaro, compare anche il mio nome, anche io pubblico. Ma questo sembra faccia la differenza per la carriera dei medici oltre che della mia. Schwanden, io aiuto i medici e la scienza, ma non le persone. Certo, magari indirettamente le aiuto, ma ,,, Schwanden, per mia figlia faccio la differenza. Lo vedo nel suo sorriso. Vorrei trovare la stessa cosa in un lavoro. Schwanden, qua potrei lavorare in un centro bambini, con mia figlia. Molte madri lo fanno. Mi piacerebbe tanto, ma occorre la conoscenza del tedesco. Schwanden, è un cane che si morde la coda. Schwanden, in alternativa mi piacerebbe prendermi cura di te, delle tue belle foglie verdi, della tua legna, ma per far questo dovrei fare un corso. Non ho mai messo mano nemmeno ad un orto, figurati un bosco. Schwanden, e poi mia figlia andrebbe assistita. Schwanden, non vorrei che la gente mi pressasse e con la scusa dell'integrazione e dello sfruttamento del mio curriculum mi spingesse a fare un lavoro che non mi piace per avere più soldi e oggetti che non mi interessano o per assumere personale che mi faccia far la vita da aristocratica. Schwanden, so che qualcuno della famiglia non è d'accordo. Schwanden, il problema è sempre quello. Schwanden, il problema sono io, ovunque vada. Schwanden, non voglio trasformare le relazioni in rapporti di convenienza. Schwanden, per qualche mese ho la giustificazione. Schwanden, ho perso il discorso. Di cosa volevo parlare? Ah sì degli svizzeri. Purtroppo posso dare solo le mie impressioni frutto di un'esperienza che sto vivendo e non di un'attenta analisi approfondita. Schwanden, non riesco neanche a leggere. Schwanden, mi ascolti? Aiutami a tenere un filo logico. Fammi delle domande".

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