lunedì 5 settembre 2016

Tropico

“La paura è una questione mentale: viene creata dalla mente e dalla mente sola può essere distrutta. Con adeguati esercizi ed esperienza, si può giungere a non aver paura di nulla. Analogamente, si può arrivare a non provare più dolore per nulla, ma a quel punto forse si è già morti o si vive da morti per sopravvivere.”

“Vedo i segni di un intervento chirurgico, finalmente.”

“Già, Schwanden, non me ne sono neanche accorta. Non ho sentito nulla e nemmeno mi duole la ferita, o meglio, non più dei dolori che già avevo prima.”

“Sai di cosa si tratta?”

“Non ancora, aspetto l'esito dell'istologia.”

“Capisco la situazione. In fondo è come dover fare i bagagli per un viaggio ai tropici a sorpresa: non sai se sarà il tropico del Capricorno o del ...”

“Va bene, Schwanden. Ora sono in grado di raccontare. Premetto che ho dovuto aspettare per fare l'intervento perché non ho un'assicurazione privata, ma solo un'assicurazione base. In un sistema sanitario come quello svizzero, la priorità dei pazienti è stabilita in base a quanto si paga per assicurarsi piuttosto che a quanto si sia effettivamente gravi. Comunque in Italia avrei aspettato di più e con un servizio forse peggiore e che sarebbe dipeso dal fatto di conoscere un medico che lavora anche in regime privato e che quindi avrei dovuto pagare. In pratica, anche in Italia funziona pagando, seppure sulla carta la sanità sia pubblica e accessibile a tutti senza discriminazioni. Perlomeno qui è tutto regolamentato, senza ipocrisia e nel modo più efficiente possibile. In Italia invece varia da caso a caso, da conoscenza a conoscenza e da portafoglio a portafoglio. Ma ora non voglio essere critica e nemmeno elogiare la sanità privata. Sai quali sono i miei ideali comunisti ed egualitari. Ma per ora te li risparmio. Inizio a raccontarti l'origine del famoso “orto” di cui ti parlavo.
Circa tre mesi fa, una sera, di venerdì, mentre facevo la doccia, dopo un'intensa giornata di sole e di giochi con mia figlia, mi accorsi che c'era qualcosa di strano all'altezza del seno, sotto l'ascella destra, vicino alla prima costola in alto. Una pallina.
Avrei fatto finta di nulla, fu la prima cosa che mi venne in mente. In fondo stavo bene. Dopo tanto tempo era un periodo tranquillo, senza fastidi, senza dolori incogniti. Non avevo sintomi, non avrei chiamato il medico o detto nulla a nessuno.
Toccai la seconda volta e cambiai idea. Chiesi consiglio al mio compagno. Avrei chiamato il medico, senza esitazione, il lunedì seguente.”



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