“La
paura è una questione mentale: viene creata dalla mente e dalla
mente sola può essere distrutta. Con adeguati esercizi ed
esperienza, si può giungere a non aver paura di nulla. Analogamente,
si può arrivare a non provare più dolore per nulla, ma a quel punto
forse si è già morti o si vive da morti per sopravvivere.”
“Vedo
i segni di un intervento chirurgico, finalmente.”
“Già,
Schwanden, non me ne sono neanche accorta. Non ho sentito nulla e
nemmeno mi duole la ferita, o meglio, non più dei dolori che già
avevo prima.”
“Sai
di cosa si tratta?”
“Non
ancora, aspetto l'esito dell'istologia.”
“Capisco
la situazione. In fondo è come dover fare i bagagli per un viaggio
ai tropici a sorpresa: non sai se sarà il tropico del Capricorno o
del ...”
“Va bene, Schwanden. Ora sono in grado di raccontare. Premetto che
ho dovuto aspettare per fare l'intervento perché non ho
un'assicurazione privata, ma solo un'assicurazione base. In un
sistema sanitario come quello svizzero, la priorità dei pazienti è
stabilita in base a quanto si paga per assicurarsi piuttosto che a
quanto si sia effettivamente gravi. Comunque in Italia avrei
aspettato di più e con un servizio forse peggiore e che sarebbe
dipeso dal fatto di conoscere un medico che lavora anche in regime
privato e che quindi avrei dovuto pagare. In pratica, anche in Italia
funziona pagando, seppure sulla carta la sanità sia pubblica e
accessibile a tutti senza discriminazioni. Perlomeno qui è tutto
regolamentato, senza ipocrisia e nel modo più efficiente possibile.
In Italia invece varia da caso a caso, da conoscenza a conoscenza e
da portafoglio a portafoglio. Ma ora non voglio essere critica e
nemmeno elogiare la sanità privata. Sai quali sono i miei ideali
comunisti ed egualitari. Ma per ora te li risparmio. Inizio a
raccontarti l'origine del famoso “orto” di cui ti parlavo.
Circa
tre mesi fa, una sera, di venerdì, mentre facevo la doccia, dopo
un'intensa giornata di sole e di giochi con mia figlia, mi accorsi
che c'era qualcosa di strano all'altezza del seno, sotto l'ascella
destra, vicino alla prima costola in alto. Una pallina.
Avrei
fatto finta di nulla, fu la prima cosa che mi venne in mente. In
fondo stavo bene. Dopo tanto tempo era un periodo tranquillo, senza
fastidi, senza dolori incogniti. Non avevo sintomi, non avrei
chiamato il medico o detto nulla a nessuno.
Toccai
la seconda volta e cambiai idea. Chiesi consiglio al mio compagno.
Avrei chiamato il medico, senza esitazione, il lunedì seguente.”
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