Ci
sono diversi modelli di assicurazione sanitaria in Svizzera, dalla
cui scelta dipende anche il premio che si paga: il modello che
consente la libera scelta del medico di base e degli specialisti; il
modello che prevede la consultazione di soli medici convenzionati e
il modello che vincola prima al contatto telefonico con la consulenza
medica convenzionata. Qualsiasi opzione consente comunque, in caso di
emergenza, l'accesso in qualsiasi centro od ospedale. Inoltre il
premio può essere ridotto aumentando la franchigia, cioè la quota
non rimborsabile che resta a carico dell'assicurato.
Essendo
ottimista e non avversa al rischio, scelsi il modello più economico
(se l'assicurazione non fosse stata obbligatoria, forse avrei deciso
a priori che quest'anno non avrei avuto bisogno dal medico).
Comunque
non posso proprio lamentarmi del servizio (anche se la franchigia si
è fatta sentire per intero). Telefonai al centro di consulenza
medica (attivo 24 ore al giorno). Illustrai il problema (per fortuna
si può parlare in inglese o in italiano) e mi fissarono un
appuntamento dopo tre giorni, nel centro medico convenzionato. Prima
venni visitata da un medico generico. Insospettito da quella
“pallina”, da un'altra massa più piccola che sembrava voler
spuntare fuori e dal racconto della malattia di mia madre,
chiamò subito lo specialista che mi
fece un'ecografia.
Si vedevano due linfonodi, tra cui uno molto
piccolo. “I can't tell you exactly what it is. We need a biopsy.
But I suggest to wait for three weeks and to see what happens, I
mean, if the lymph nodes grow, we should take them out to see if it's
cancer or not.” Molto freddamente dissi “Ok.” In fondo aveva
detto “cancer”, mica cancro (cercavo di convincermi che l'inglese
fosse pura astrazione). E poi aveva detto “wait” quindi c'era
tempo, e in effetti non poteva dirmi nulla e se non poteva dirmi
nulla lui, l'esperto, perchè avrei dovuto trarre conclusioni io che
di oncologia so solo analizzare i dati dal punto di vista statistico?
“Ok.”
Molto distrattamente, mi alzai e mi apprestai velocemente a vestirmi.
Il medico mi bloccò e mi ricordò di pulirmi dal gel usato per
l'ecografia. “Oops. I am absent minded” (sono distratta) dissi
piano. Il dottore, al posto di “absent”, capì “upset” e mi
disse: “Oh, no, don't be upset. It does not look like cancer. If it
does not grow, we will not even do the biopsy.” “Thank you very
much”, risposi.
L'assistente
fissò l'appuntamento successivo e mi raccomandò di chiamare prima
se avessi notato crescere i linfonodi.
E
in effetti i linfonodi crebbero molto rapidamente e in una decina di
giorni se ne formarono altri, sotto l'ascella, e anche sul lato
sinistro. Anticipai l'appuntamento.
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