lunedì 21 novembre 2016

Le note del pensiero

I pensieri spesso sono inconsci come le canzoni che canticchi, non necessariamente perché ti piacciono, ma perché ti vengono in mente, perché le hai sentite tuo malgrado mentre facevi spese, mentre aspettavi in un ufficio pubblico, al telefono, oppure le canzoni per bambini che fai sentire a tua figlia (anche se spontaneamente non ascolteresti mai) ... Spesso mi accorgo di cantare canzoni che addirittura mi infastidiscono, rimastemi in mente, inconsciamente.

Poi mi rendo conto che, se attivamente canto solo le canzoni che mi piacciono, tutto cambia. La giornata trascorre al ritmo che sento, con il quale sono in sintonia, al ritmo che mi fa star bene.
E così, analogamente, se mi vengono in mente pensieri, preoccupazioni che mi infastidiscono, che mi incupiscono, la giornata prende un ritmo che non vorrei seguire, che vorrei spegnere. E allora, poiché spesso è impossibile concentrarsi o distrarsi per la presenza di quel rumore, occorre trovare un ritmo, una melodia talmente forte da sovrastare quella che vorrei eliminare. Pertanto un pensiero positivo che orienti verso una direzione o soluzione è sufficiente a spegnere un pensiero negativo che genera solo preoccupazioni. 

La forza del pensiero assomiglia pertanto al tono della musica. Più i tuoi pensieri assorbono la tua mente e più senti la musica. E se il ritmo ti piace, balli senza stancarti fino a quando hai forza, sentendoti coinvolto ad ogni passo, percependo ogni movimento, vivendo intensamente. 

Infatti per me vivere intensamente non significa sfruttare ogni momento, impegnandolo sempre con qualche attività, ma significa sentirsi coinvolti ogni momento nell'attività che si sta svolgendo. Per esempio, quando mia figlia si addormenta tra le mie braccia non faccio nulla, non guardo nessun monitor, non leggo nessun libro, non ascolto nessuna musica, non penso ai fatti miei, ma la osservo. E in quel momento mi sembra di vivere intensamente perché mi sento pienamente coinvolta in ciò che faccio: la abbraccio e mi lascio trasportare dai miei sentimenti. 

Se pur facendo mille attività o avendo mille impegni non ci si sente coinvolti in ciò che si fa e si vive mantenendo un distacco da tutto, allora credo che non si viva intensamente.
Quando vivi intensamente sorridi non perché pensi sia giusto o sia educato, ma perché lo senti dentro e vorresti travolgere col sorriso ogni persona che incontri; ti arrabbi non perché reciti la parte di chi si lamenta, ma perché vuoi far valere le tue ragioni; piangi, urli per sciogliere ed eliminare tutto il male che hai dentro.


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