I
pensieri spesso sono inconsci come le canzoni che canticchi, non
necessariamente perché ti piacciono, ma perché ti vengono in mente,
perché le hai sentite tuo malgrado mentre facevi spese, mentre
aspettavi in un ufficio pubblico, al telefono, oppure le canzoni per
bambini che fai sentire a tua figlia (anche se spontaneamente non
ascolteresti mai) ... Spesso mi accorgo di cantare canzoni che
addirittura mi infastidiscono, rimastemi in mente, inconsciamente.
Poi
mi rendo conto che, se attivamente canto solo le canzoni che mi
piacciono, tutto cambia. La giornata trascorre al ritmo che sento,
con il quale sono in sintonia, al ritmo che mi fa star bene.
E
così, analogamente, se mi vengono in mente pensieri, preoccupazioni
che mi infastidiscono, che mi incupiscono, la giornata prende un
ritmo che non vorrei seguire, che vorrei spegnere. E allora, poiché
spesso è impossibile concentrarsi o distrarsi per la presenza di
quel rumore, occorre trovare un ritmo, una melodia talmente forte da
sovrastare quella che vorrei eliminare. Pertanto un pensiero positivo
che orienti verso una direzione o soluzione è sufficiente a spegnere
un pensiero negativo che genera solo preoccupazioni.
La forza del
pensiero assomiglia pertanto al tono della musica. Più
i tuoi pensieri assorbono la tua mente e più senti la musica. E se
il ritmo ti piace, balli senza stancarti fino a quando hai forza,
sentendoti coinvolto ad ogni passo, percependo ogni movimento,
vivendo intensamente.
Infatti per me vivere intensamente non
significa sfruttare ogni momento, impegnandolo sempre con qualche
attività, ma significa sentirsi coinvolti ogni momento nell'attività
che si sta svolgendo. Per esempio, quando mia figlia si addormenta
tra le mie braccia non faccio nulla, non guardo nessun monitor, non
leggo nessun libro, non ascolto nessuna musica, non penso ai fatti
miei, ma la osservo. E in quel momento mi sembra di vivere
intensamente perché mi sento pienamente coinvolta in ciò che
faccio: la abbraccio e mi lascio trasportare dai miei sentimenti.
Se
pur facendo mille attività o avendo mille impegni non ci si sente
coinvolti in ciò che si fa e si vive mantenendo un distacco da
tutto, allora credo che non si viva intensamente.
Quando
vivi intensamente sorridi non perché pensi sia giusto o sia educato,
ma perché lo senti dentro e vorresti travolgere col sorriso ogni
persona che incontri; ti arrabbi non perché reciti la parte di chi
si lamenta, ma perché vuoi far valere le tue ragioni; piangi, urli
per sciogliere ed eliminare tutto il male che hai dentro.
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