Ciao sono la nostalgia londinese.
Ehi, ciao. Mi
sorprende la tua candidatura spontanea, visto che non ti ho chiamato. Mi spiace
ma al momento non ho possibilità di inserimento nel mio animo.
Lo so, ma io il bisogno lo creo. Ti tormenterò
fino a quando non mi assumerai.
Mi spiace, ma
stavolta perdi tempo ed io non ho fondi. Sai come siamo messi qua!
Sei sicura? Io sono perversa, ma anche razionale,
pragmatica. Ti convincerò ...
Sentiamo allora.
Perchè dovrei riconoscere di provare nostalgia? Di Londra poi!
Beh non puoi negare che ti incuriosivano le “stranezze”
che vedevi in giro, ti affascinava la multietnicità, il fatto che potevi
mangiare cibo da tutto il mondo, potevi vestirti come volevi ...
Guarda che anche
qua faccio ciò che mi pare, a misura di sguardi della gente. Per la
multietnicità, basta andare in certi quartieri della città. Certo, non è la
stessa cosa, ma ci si può accontentare. Per le “stranezze”, se a Londra le
vedevo, qua le immagino e sai di cosa sono capace ...
Ti mancano forse il caffè AMT e suoi derivati?
Non mi sembri
tanto intelligente. Ah scusa! Dimenticavo! La tua è ironia inglese.
Ok, Veniamo ad argomenti seri. Ora stai facendo lo
stesso lavoro nella tua città natale. Ma non ti pagano. Non è che ti manca la
sterlina?
Good point! No
... Ho più nostalgia della lira, di quando ancora c’era mio padre. Non ha
sopravvissuto abbastanza da toccare con mano un euro, anche se ne ha annusato
il profumo dal forno bancario. Oh scusami! Non ti piacciono le divagazioni.
Torniamo al punto. L’ambiente dove lavoro mi piace. Le persone sono umane,
simpatiche e competenti.
Mi sorprende la tua ingenuità. Come fai a
decantare la loro umanità se non ti pagano? Che strana simpatia questi italiani!
Senti, se non mi
pagano non è colpa loro. Al momento non ci sono fondi disponibili perchè in
Italia certi privilegi irrinunciabili costano allo Stato troppi soldi. Mica si
può peggiorare la condizione di chi sta già bene, no? Meglio abortire feti
precari o potenziali di innovazione. D’altronde tu, da inglese, metteresti al
mondo un figlio se questo volesse dire rinunciare alla possibilità di comprarti
l’ultimo modello iPad e di poterlo comprare al nascituro?
Ma allora tu stai servendo il privilegio? Lavori
per mantenerlo?
Io non servo
nessuno. Io sono un feto che vuole nascere, nonostante lo vogliano abortire. Sento
che devo nascere, anche se non possono mantenermi. Mi nutrirò con i miei mezzi.
Mi basta poco per vivere.
Allora se non sarà aborto,sarà suicidio. Meglio
che scendi in piazza a far la rivoluzione e ti fai arrestare, almeno mangerai
gratis.
E’ assurdo! Tutti
i privilegiati o gli stranieri non viventi in Italia ci incitano a far la
rivoluzione. Questo mi fa riflettere sul loro potere: possono pure permettersi
di prenderci in giro, tanto sanno che pure fingendo di appoggiarci manterranno
il loro privilegio. Ed io dovrei farmi arrestare inutilmente per confermare la
loro inespugnabilità? Quello non solo sarebbe suicidio, ma anche omicidio della
mia famiglia!
E allora cosa vuoi fare? Lo sai che in Italia
l’unico privilegio che difficilmente si può mantenere è l’intelligenza.
Beh! In tutta
onestà nemmeno a Londra la mia intelligenza era così valorizzata. Anche se mi
trattavano bene.
Vedi, riconosci che in fondo a Londra non stavi
male. Certo, dicevi che ti mancava la vita sociale italiana. Ma adesso tendi di
nuovo a isolarti, a chiuderti. Ti stanno pure venendo i rigurgiti
anti-italiani. Sei tornata per le persone che ami. Ma le persone che ami
finiranno per odiarti nel vederti ridurre in uno stato pietoso. E tu finirai
per odiarle e attribuir loro la responsabilità di averti rovinato.
Mi stai tentando,
anche se ti sbagli! Non ho mai ritenuto nessuno responsabile delle mie scelte. Ma, cosa mi proponi?
Io sono la nostalgia londinese. Non la passione,
la spinta rivoluzionaria, patriottica ... Lascia di nuovo l’Italia. Salvati il
cervello!
Londra è stata
una bella esperienza. Rimpiango alcune cose, ma soltanto perchè le ho sentite
parte di una mia vita, anche se di una vita in esilio. Oltre al mio dialogo quotidiano
con il Tamigi, in particolare, c’è una giornata che vorrei rivivere, ma di
fatto quella giornata ha un legame con l’Italia. Il resto di ciò che rimpiango
è piuttosto superficiale e facilmente sostituibile, grazie al mercato
globalizzato. Comunque a Londra non ci
tornerei. Sono troppo burocratici.
E allora perchè non vai in Francia o in Germania?
Servire un altro
paese ricco? No, grazie...
Ma almeno lì potresti vivere.
Vivere come?
Facendo la stessa vita, ma usa e getta, senza poter costruire nulla di stabile,
senza parenti, casa propria o senza poter aiutare nessuno?
Ma almeno la tua intelligenza sarebbe ben
investita.
Diciamo che
sarebbe soltanto ben retribuita. In realtà la mia intelligenza sarebbe ben
investita se emigrassi in un Paese povero.
Beh! In Italia siamo sulla buona strada.
Ti sbagli!
L’Italia è un Paese di falsi poveri. Altrimenti apprezzerebbe e riconoscerebbe
la mia buona volontà e voglia di “sporcarmi le mani” (di terra da lavoro, non di sangue o denaro
sporco). E invece, no! Decidono per me: se
non possono garantirmi la paga e il prestigio che avevo nel lavoro precedente
allora mi lasciano a casa. E sappiamo tutti che i redditi inglesi non sono
paragonabili a quelli italiani. E quindi mi impiego nel volontariato, sicura
che qualcosa accadrà.
Sei solo una sciocca.
Sei solo
nostalgia, che ti spiace di non aver vinto questa volta.
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