venerdì 14 ottobre 2016

Il dottor AF

Gentile Dott AF,

vorrei ringraziarla per avermi aiutato a capire la mia situazione e a poter concludere che non soffro di nessuna patologia. Ho deciso di rivolgermi a lei non perché dubitassi delle competenze dei dottori consultati in precedenza, ma soltanto perché cercavo comprensione, appoggio e maggiore chiarezza. 

Non ha potuto risalire alla causa della comparsa dei linfonodi (lei dubita che possa trattarsi del virus Epstein Barr che ho contratto in passato) ma almeno mi ha prescritto tutti gli esami e le analisi necessarie per escludere ciò che sospettavo. Ho dei valori del sangue fuori norma che, come dice lei, possono essere dovuti a carenze alimentari, di liquidi ingeriti e quindi a calo di peso corporeo. Nello scorso mese, infatti, non ho avuto appetito, sono stata confusa e non mi sono resa conto di non aver bevuto acqua a sufficienza.

Però le assicuro che non si tratta di anoressia nervosa. Certo, le ho detto che in passato ho avuto tali problemi. Ma questa volta non sono la causa del mio male, semmai una conseguenza. Pertanto non credo sia necessario parlarne con uno specialista. Nelle ultime due settimane, come lei ha potuto constatare, ho ripreso peso, senza l'aiuto di nessuno, se non del mio compagno che è stato in ferie e mi ha aiutato ad assistere alla bambina lasciandomi più tempo da dedicare alla mia salute.
Ora infatti sto molto meglio e per riprendermi completamente credo di aver soltanto bisogno di tempo e semmai di aiuto pratico nelle faccende domestiche, nell'apprendimento della lingua tedesca e nella ricerca di un'occupazione. 
 
Penso sia arrivato il momento di cercare lavoro. E poi mi è tornata la motivazione a voler dare piccoli contributi alla ricerca scientifica. Pertanto, a maggior ragione, mi permetto di contestare l'ipotesi che tutti i miei malesseri siano causati da depressione. Credo sia piuttosto ragionevole, considerando anche il mio passato e la mia situazione familiare, essere turbati dal fatto che un dottore ti avverta della possibilità di essere affetta da un cancro e della necessità di una biopsia. Ma deve credere che non ero affatto spaventata di dover fronteggiare la situazione, anche se tutti gli esami e le attese mi snervavano. Nonostante tutto, non perdevo occasione per distrarmi, godermi la vita (seppur da mamma), partecipare ad attività ricreative, andare in bicicletta, in piscina, muovermi pur sentendomi stremata fisicamente. Non ho voluto isolarmi e nemmeno rifiutare di parlarne, seppur preferendo “confessarmi” nel mio blog personale. Tutto ciò dovrebbe indurla a concludere che non ho problemi di depressione. 
 
Apprezzo comunque la sua visione olistica del problema. Credo che finora lei sia il primo dottore in medicina generale che abbia sottolineato l'importanza di essere positivi per non ammalarsi o per guarire.

Pertanto mi affido al suo giudizio. Se lei pensa sia opportuno chiedere una consulenza psichiatrica, per escludere che il mio malessere sia dovuto a cause psicologiche o, peggio, a malattie mentali, lo accetto e capisco la sua posizione. In fondo lei non mi conosce bene. Ma credo che nemmeno il miglior psichiatra possa arrivare a conoscermi bene e a capire i miei bisogni così come posso farlo io. Mi scusi, la mia non è presunzione. Per questo non rifiuto un eventuale colloquio. Perché nessuno può conoscermi meglio di me, ma chiunque può aiutarmi a capire come appaio all'esterno, a darmi dei suggerimenti su cosa mi sfugge e a capire meglio il contesto dove vivo. Credo che l'individuo non abbia bisogno di nessun altro individuo per poter vivere, ma ne abbia bisogno per vivere bene o vivere meglio. E se non sto molto bene, vuol dire che ho bisogno di aiuto.

Nell'attesa di rivederla al prossimo controllo, la ringrazio ancora per il tempo dedicato ad esaminare il mio caso. Credo davvero che i valori del sangue rientreranno nella norma, grazie anche all'infusione di ferro che mi ha somministrato, e che i dolori cervicali spariranno grazie alla fisioterapia che mi ha prescritto. Per il resto, credo davvero di poter trionfare da sola, così come ho fatto finora, cadendo, rialzandomi, a passo deciso o barcollante, poco importa purché derivi dalla forza delle mie gambe.

Cordiali Saluti

S.T.E.

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