Gentile Dott AF,
vorrei
ringraziarla per avermi aiutato a capire la mia situazione e a poter
concludere che non soffro di nessuna patologia. Ho deciso di
rivolgermi a lei non perché dubitassi delle competenze dei dottori
consultati in precedenza, ma soltanto perché cercavo comprensione,
appoggio e maggiore chiarezza.
Non ha potuto risalire alla causa
della comparsa dei linfonodi (lei dubita che possa trattarsi del
virus Epstein Barr che ho contratto in passato) ma almeno mi ha
prescritto tutti gli esami e le analisi necessarie per escludere ciò
che sospettavo. Ho dei valori del sangue fuori norma che, come dice
lei, possono essere dovuti a carenze alimentari, di liquidi ingeriti
e quindi a calo di peso corporeo. Nello scorso mese, infatti, non ho avuto
appetito, sono stata confusa e non mi sono resa conto di non aver
bevuto acqua a sufficienza.
Però le assicuro
che non si tratta di anoressia nervosa. Certo, le ho detto che in
passato ho avuto tali problemi. Ma questa volta non sono la causa del
mio male, semmai una conseguenza. Pertanto non credo sia necessario
parlarne con uno specialista. Nelle ultime due settimane, come lei ha
potuto constatare, ho ripreso peso, senza l'aiuto di nessuno, se non
del mio compagno che è stato in ferie e mi ha aiutato ad assistere
alla bambina lasciandomi più tempo da dedicare alla mia salute.
Ora infatti sto
molto meglio e per riprendermi completamente credo di aver soltanto
bisogno di tempo e semmai di aiuto pratico nelle faccende domestiche,
nell'apprendimento della lingua tedesca e nella ricerca di
un'occupazione.
Penso sia arrivato il momento di cercare lavoro. E poi mi è
tornata la motivazione a voler dare piccoli contributi alla ricerca
scientifica. Pertanto, a maggior ragione, mi permetto di contestare
l'ipotesi che tutti i miei malesseri siano causati da depressione.
Credo sia piuttosto ragionevole, considerando anche il mio passato e
la mia situazione familiare, essere turbati dal fatto che un dottore
ti avverta della possibilità di essere affetta da un cancro e della
necessità di una biopsia. Ma deve credere che non ero affatto
spaventata di dover fronteggiare la situazione, anche se tutti gli
esami e le attese mi snervavano. Nonostante tutto, non perdevo
occasione per distrarmi, godermi la vita (seppur da mamma),
partecipare ad attività ricreative, andare in bicicletta, in
piscina, muovermi pur sentendomi stremata fisicamente. Non ho voluto
isolarmi e nemmeno rifiutare di parlarne, seppur preferendo
“confessarmi” nel mio blog personale. Tutto ciò dovrebbe indurla
a concludere che non ho problemi di depressione.
Apprezzo comunque
la sua visione olistica del problema. Credo che finora lei sia il
primo dottore in medicina generale che abbia sottolineato
l'importanza di essere positivi per non ammalarsi o per guarire.
Pertanto mi affido
al suo giudizio. Se lei pensa sia opportuno chiedere una consulenza
psichiatrica, per escludere che il mio malessere sia dovuto a cause
psicologiche o, peggio, a malattie mentali, lo accetto e capisco la
sua posizione. In fondo lei non mi conosce bene. Ma credo che nemmeno
il miglior psichiatra possa arrivare a conoscermi bene e a capire i
miei bisogni così come posso farlo io. Mi scusi, la mia non è
presunzione. Per questo non rifiuto un eventuale colloquio. Perché
nessuno può conoscermi meglio di me, ma chiunque può aiutarmi a
capire come appaio all'esterno, a darmi dei suggerimenti su cosa mi
sfugge e a capire meglio il contesto dove vivo. Credo che l'individuo
non abbia bisogno di nessun altro individuo per poter vivere, ma ne
abbia bisogno per vivere bene o vivere meglio. E se non sto molto
bene, vuol dire che ho bisogno di aiuto.
Nell'attesa di
rivederla al prossimo controllo, la ringrazio ancora per il tempo
dedicato ad esaminare il mio caso. Credo davvero che i valori del
sangue rientreranno nella norma, grazie anche all'infusione di ferro
che mi ha somministrato, e che i dolori cervicali spariranno grazie
alla fisioterapia che mi ha prescritto. Per il resto, credo davvero
di poter trionfare da sola, così come ho fatto finora, cadendo,
rialzandomi, a passo deciso o barcollante, poco importa purché
derivi dalla forza delle mie gambe.
Cordiali Saluti
S.T.E.
Nessun commento:
Posta un commento