Oggi il Blog
compie un anno. E’ nato in un click, ma di fatto è stato premeditato da anni,
da sempre, finchè un giorno ho deciso: “Basta ora lo apro”.
E’ nato in un
giorno particolare: l’anniversario della morte di mia madre. Un brutto giorno
che poiché non posso dimenticare allora cerco di ricordare in associazione ad
un evento positivo: la liberazione da un tarlo che assillava la mia mente.
Il blog è nato e
cresciuto in terra straniera e ora continua in patria, forse con un altro stile che
riflette il mio stato d’animo tormentato, la mia insanità derivante dallo stato
disoccupazionale, la mia ansia di dare il sale ad una realtà insipida, la mia
ambizione di essere in una realtà che è avere.
Esitavo a
scrivere, forse per paura dei miei pensieri e della mia natura ribelle che ho
tentato di reprimere nel calcolo, nella contabilità, nelle pratiche
amministrative.
Forse sarebbe più
rassicurante pensare alla casa, alle cose, concentrarsi sulla realtà, avere la
testa bassa per cercare il cibo e non vedere la strada davanti al proprio naso.
Ma questa vita, per quanto tranquilla, è soltanto un quadretto della vita che
vorrei avere, ma non della vita che mi viene naturale condurre.
E io voglio
vivere la mia vita, non quella di chiunque. Voglio viverla, anche se dovesse
risultare un fallimento.
Vorrei essere una
cicala per intrattenere e allietare con il mio frinire chi ha voglia di
ascoltarmi. Non voglio correre per non fermarmi mai a pensare. Voglio sostenere
le mie idee anche se insostenibili. Non ho più paura delle mie emozioni, dei
miei eccessi di ira e di risultare squilibrata per essi. Ho invece paura
dell’apatia e della depressione, sintomi di una rinuncia a vivere, di una
repressione dei propri sentimenti e dei propri desideri.
Vorrei
ringraziare i miei lettori, amici miei o incogniti. Grazie per il sostegno, per
essere partecipi delle mie idee. Grazie per farmi credere di essere un’artista,
una cicala, e di poter far ciò che non posso fare di mestiere. Grazie, senza di
voi non sarei mai arrivata a festeggiare un anno scrivendo.
Forse anch'io un giorno avrò ilcoraggio di aprire un blog per esprimetere i miei dubbi e le mie speranze. Un posto dove sviscerare le mie idee libero da una società asfissiante.
RispondiEliminaTe lo auguro. Basta iniziare, il resto va da sè.
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