L’incantesimo inglese è finito, la carrozza è ritornata una zucca, i cavalli topini e l’abito del ballo un mucchio di stracci. Cenerentola si ritrova in casa in preda alla polvere. Si ubriaca con l’alcool etilico denaturato, a forza di pulire le incrostazioni del pavimento. Poi scende giù in cantina e osserva la muffa di cui si sente responsabile.
E’ il prezzo dell’assenza. Ci si allontana dalle proprie cose e dalle persone care e non si può certo pretendere di trovare, al proprio ritorno, tutto intatto e immutato dopo anni. Ma con un po’ di fatica si può rimediare. Niente potrà tornare più come prima, ma rigenerarsi in un’altra forma.
Rivedo i parenti e le amicizie, che non vedevo più da anni. Fuggii da loro per paura di non saper gestire i loro ed i miei difetti e perchè volevo cambiare vita. Spesso ho creduto che per cambiare vita bastasse cambiare le persone che frequentavo, così come il luogo di residenza. Ma così facendo ho solo distrutto una parte di me, senza di fatto cambiarla.
E adesso? Mi tocca recuperare i pezzi e ricucire. Pezzi importantissimi a cui non posso rinunciare. Pezzi diversissimi tra loro, ma indispensabili. Pezzi che hanno definito la mia esistenza. Pezzi che costituiscono il punto di partenza per rinnovarsi e maturare. Pezzi sotterrati dalla polvere da cui voglio ricominciare.
Cosa stai facendo in questo periodo? Mi chiedono. Dal punto di vista lavorativo ed economico la risposta e’ ... schifo, ma mi serve ancora tempo per pulire e ricostruire ciò che in passato la mia intransigenza e le disgrazie familiari hanno distrutto e ciò che l’incantesimo londinese ha trasformato.
Solo dopo aver ricostruito la mia vita potrò inquadrare la mia prossima direzione lavorativa. D’altro canto già non è immediato trovar lavoro se si cerca nel posto giusto, figuriamoci se lo si cerca nel posto sbagliato.
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